decreto debiti pa è entrato in vigore il 9 aprile 2013 (pubblicato sulla G.U. n. 82 del’8 aprile 2013): “Disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di versamento di tributi degli enti locali”.
Viene creato un fondo di 40 miliardi di euro. Per il 2013 verrà erogata una tranche di 20 miliardi di euro -coperti dall”emissione di titoli di stato- e le amministrazioni, che abbiano liquidità di cassa, possono iniziare subito a pagare i debiti.
La dotazione totale del fondo è di 40 miliardi di euro, che sarà così ripartito: 14 miliardi potranno essere pagati dalle amministrazioni con liquidità di cassa, e 26 miliardi (10 nel 2013 e 16 nel 2014) deriveranno da prestiti (anticipazioni) alle Amministrazioni Pubbliche Locali da parte dello Stato, per essere usati per i pagamenti.
In base al provvedimento (art. 1, comma 5) gli Enti locali possono immediatamente sbloccare (e pagare alle PMI e imprese) il 13 % della disponibilità di cassa. Pertanto, ad avvantaggiarsi del decreto debiti PA saranno le imprese dei comuni “virtuosi”, in primis Milano e Roma.
I Comuni senza liquidità (tra i quali, il Comune di Perugia) dovranno chiedere -entro il 30 aprile 2013- le somme di cui hanno bisogno per pagare le PMI, contraendo un prestito trentennale con lo Stato.
Modalità di pagamento alle imprese: Le imprese creditrici non devono far nulla: non devono certificare il credito vantato con la PA. Saranno le P.A. a fare l’elenco dei creditori della P.A. e dei relativi crediti. Il termine previsto per il “censimento” dei crediti delle imprese da parte della P.A. è fissato al 15 settembre 2013.
Tra le modalità di pagamento è prevista, naturalmente, la compensazione tra debiti e crediti dell’impresa con il Fisco, non solo quelli iscritti a ruolo e con una soglia per la compensazione aumentata fino a Euro 700.000,00.